Argentina, il talento Di Maria vale un pioggia di milioni

Angel Di Maria è stato fondamentale contro la Svizzera e contro il Belgio si è fatto notare come uno dei più attivi in ​​attacco, ma lo scontro con Vincent Kompany…

nuovo stadio della roma

Angel Di Maria è stato fondamentale contro la Svizzera e contro il Belgio si è fatto notare come uno dei più attivi in ​​attacco, ma lo scontro con Vincent Kompany al 27′ del primo tempo ha chiuso inesorabilmente il mondiale brasiliano del talento del Real Madrid. È stato infatti confermato che l’ex giocatore del Rosario Central non potrà prendere parte al resto del sogno argentino, la cui prossima tappa sarà la semifinale contro l’Olanda. Questo stop potrebbe comprometterne il suo valore sul mercato?

Una stagione da incorniciare

All’inizio della stagione 2013/2014 tutto indicava meno che Angel Di Maria potesse diventare una pedina fondamentale del Real Madrid, soprattutto dopo l’arrivo del gallese Gareth Bale e del andaluso Isco. Tuttavia il passaggio di Özil all’Arsenal, il più costoso nella storia dei Gunners, gli ha dato un opportunità quasi inaspettata di mettersi in mostra tra i Galacticos di Carlo Ancelotti, trasformandosi ottimamente in una mezza ala sinistra.

Un valore che cresce

Il talento di Rosario è stimato, ad oggi, 36 milioni di euro, alla luce della sua importante stagione nel Real culminata con la vittoria della Decima contro i cugini dell’Atletico Madrid, dove è stato protagonista per tutti i 120 minuti. Il 28 giugno 2010, l’indomani della vittoria dell’Argentina contro il Messico negli ottavi di finale di SudAfrica 2010, il Real Madrid annuncia di aver acquistato il giocatore dal Benfica ad una cifra pari a 25 milioni di euro, più 11 milioni fissati per mezzo di variabili, che fecero un totale di 36 milioni di euro. Pertanto, se il Real Madrid dovesse vendere il giocatore non solo recupererebbe l’investimento, ma otterrebbe qualche ritorno, soprattutto se il giocatore dovesse comunque vedere i compagni alzare la coppa del mondo nella finalissima del 13 luglio al Maracanà di Rio De Janeiro.