«Il fondo Usa? Cercatelo a ‘Chi l’ha visto?’, io dopo l’accordo di Miami non ho più sentito nessuno e non ho visto soldi». Così Massimo Cellino, in un’intervista al quotidiano L’Unione Sarda, in merito alle trattative per la cessione del Cagliari. «Ho sempre pensato che Silvestrone rappresentasse solo se stesso, il sindaco lo ha fatto entrare in Comune, i tifosi volevano che lo ricevessi e l’ho ricevuto. E invece soldi non ce ne sono e neppure investitori», ha aggiunto Cellino.
Sblocco della situazione stadio
Pensare che ieri la commissione provinciale di vigilanza ha dato il via libera al progetto per il Sant’Elia a 16mila posti. Ora possono partire i lavori per adeguare lo stadio sistemando i distinti e la curva sud. Un ok che sembrava spianare la strada alla firma definitiva per il passaggio del Cagliari da Cellino al fondo Usa rappresentato in Italia dall’intermediario Luca Silvestrone. “I rappresentanti finanziari impegnati nelle trattative stavano aspettando solo il parere della commissione provinciale di vigilanza: ora siamo al rush finale, sono pronti a chiudere l’operazione”. E’ stato il commento a caldo di Luca Silvestrone, intermediario in Italia del fondo Usa, dopo il via libera definitivo arrivato dalla Prefettura per lo stadio Sant’Elia a 16mila posti. Silvestrone ha spiegato che le trattative sono condizionate dal fuso orario: la firma e’ attesa per le prossime ore. Aveva dichiarato ancora. L’organismo della Prefettura si e’ soffermato sulle integrazioni al progetto presentate nei giorni scorsi dal Comune di Cagliari. Il si’ fuga ogni dubbio sull’indicazione dello stadio in vista del prossimo campionato, indicazione prevista entro il 20 giugno. Il prossimo passaggio e’ l’ottenimento dell’agibilita’: l’ok arrivera’ una volta conclusi e collaudati i lavori nell’impianto.