Serie A, a metà maggio parte l'asta per i diritti tv

diritti tvL’assemblea della Serie A ha ratificato l’accordo con Infront per la vendita centralizzata dei diritti tv del campionato per…

Calcio 2005/2006

diritti tvL’assemblea della Serie A ha ratificato l’accordo con Infront per la vendita centralizzata dei diritti tv del campionato per il triennio 2015-18, a fronte di un minimo garantito di 980 milioni a stagione (con opzione di estenderlo al 2021 se i ricavi saranno pari almeno a 1 miliardo e 40 milioni per stagione) dando così il via alla fase conclusiva della procedura.

«Abbiamo convocato per il 6 maggio una riunione della Commissione diritti audiovisivi, che lavorerà per la proposta di definizione dei pacchetti, e per il 7 maggio l’assemblea per l’approvazione dei pacchetti medesimi», ha annunciato il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, che ha aperto alla proposta, avanzata dal presidente dell’Inter, Erick Thohir, di inserire una o più finestre per le partite (per esempio alle 15 del sabato o alle 18 di domenica) per agganciare la prima serata nei Paesi orientali. «Oggi non abbiamo parlato del cambiamento degli orari delle partite o di nuove finestre televisive», ha spiegato Beretta, «ma lo farà di certo la Commissione sui diritti televisivi e soprattutto ne parleremo nella prossima assemblea».

Durante una pausa fra il Consiglio e l’Assemblea, il magnate indonesiano ha salutato i colleghi e ha parlato qualche minuto anche con il presidente della Juventus Andrea Agnelli. «Thohir è stato molto cortese», ha notato Beretta, rinviando all’assemblea del 7 maggio anche la soluzione della diatriba fra la Lazio e la Juventus, che ha contestato la delibera del Consiglio di Lega sulla ripartizione dei proventi della Supercoppa italiana del 2013. Le due squadre hanno una decina di giorni per trovare un’intesa, «altrimenti si procederà a portare la delibera del Consiglio al voto in Assemblea».

Beretta ha infine annunciato che «purtroppo non è stato possibile spostare ChievoTorino», in programma alle 15 di domenica, nell’anniversario della tragedia di Superga. «Ogni spostamento avrebbe comportato un disallineamento fra squadre in lotta per le coppe o la salvezza – ha spiegato -. Così si è scelto di non modificare il calendario, ma non viene meno la vicinanza della Lega ai tifosi del Torino. A Verona si osserverà un minuto di silenzio prima della partita, le squadre giocheranno con il lutto al braccio e vedremo se è possibile definire ulteriori momenti di commemorazione».