Il match fixing è avvertito nel mondo del calcio? Quali sono i motivi di questo problema? Cosa fare per risolverlo? A queste e ad altre domande hanno risposto 500 fra giocatori, allenatori e addetti ai lavori della Serie B. Il report, con le relative soluzioni che saranno avanzate dalla Lega Serie B, viene presentato domani, martedì 8 aprile, a Roma, presso l’Unioncamere in piazza Sallustio – Sala Longhi – alle ore 14. Continua così il percorso iniziato un anno fa dalla Lega Serie B e da Trasparency Italia per la lotta al match fixing.
Un progetto comunitario
È la parte italiana di un progetto comunitario, e finanziato dall’Unione europea, che coinvolge cinque leghe pilota le quali conducono studi separati per poi procedere al confronto. Partecipano, insieme al presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, ai rappresentanti di Trasparency Italia Paolo Bertaccini e a quello di Trasparency international Sylvia Schenk, il presidente della Figc Giancarlo Abete, l’ex giocatore del Gubbio Simone Farina (tra i primi a denunciare un tentativo di illecito e diventato poi un simbolo della lotta al calcioscommesse), il vice capo della Polizia Francesco Cirillo e il capo Ufficio sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanni Panebianco.