Riassetto societario per il Manchester City, che riduce il rosso nel 2012/2013

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Man-City-LogoIl Manchester City ha chiuso l’esercizio relativo alla stagione 2012/2013, caratterizzata dal secondo posto in Premier League e dall’eliminazione nella fase a gironi della Champions League, con una perdita netta di 61,28 milioni di euro (51.62 milioni di sterline), ma comunque inferiore al rosso di 116,17 milioni (97,85 milioni di sterline) del 2011/2012.

Il risultato è stato raggiunto a fronte di una forte crescita dei ricavi, passati da 289,61 milioni a 378,39 milioni, cui ha fatto fronte un altrettanto importante aumento di costi operativi, pari a 342,49 milioni rispetto ai 298,15 milioni del 2011/2012.

Osservando la composizione dei ricavi, i proventi dalla cessione dei diritti televisivi si sono attestati in linea con quelli della stagione precedente (104,94 milioni), mentre una crescita notevole si è registrata per quanto riguarda i ricavi da stadio (circa 47,03 milioni rispetto ai 25,97 milioni) e quelli legati a sponsorizzazioni e attività commerciali, saliti a 169,76 milioni rispetto ai 143 milioni del 2011/2012.

I ricavi sono inoltre stati influenzati positivamente anche da alcune poste straordinarie. La società Manchester City Limited, cui fa capo il club e che dopo un riassetto societario fa ora capo alla holding City Football Group Limited (CFG), ha ceduto alle società City Football Marketing Limited e City Football Service Limited, entrambe controllata da CFG diritti per lo sfruttamento di proprietà intellettuali per complessivi 26,65 milioni di euro. E una transazione analoga, per un valore di 29.08 milioni, è stata realizzata con una terza parte, di cui però non è stata specificata l’identità.

L’incremento dei costi è legato all’incremento delle spese per il personale, passate dai 239,57 milioni del 2011/2012 ai 276,75 milioni del 2012/2013. Grazie all’aumento dei ricavi, “drogato” tuttavia dall’operazione non ricorrente legata alla cessione delle proprietà intellettuali, il rapporto tra costo del personale e ricavi è sceso dall’82% al 73%. Al netto di tale operazione, il rapporto cost/income salirebbe invece all’86%.

Il saldo del calciomercato (player trading) relativo alla stagione 2012/2013 ha visto il City realizzare plusvalenze da cessioni di calciatori (tra cui Mario Balotelli, passato al Milan nel gennaio 2013) per circa 7 milioni, mentre la quota di ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è stata in linea con gli esercizi precedenti e si è attestata a 96,01 milioni.

Proprio in virtù di questa importante voce di costo, il risultato operativo (Ebit) del City nella stagione 2012/2013 è negativo per 53,14 milioni. Dopo il pagamento degli interessi sul debito e la componente fiscale negativa si arriva alla perdita netta di 61,28 milioni.

Nel corso della stagione la proprietà del Manchester City, che fa capo alla Abu Dhabi United Group Investment & Development, interamente controllata dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, ha varato un’importante riorganizzazione dell’assetto societario del club con la costituzione della holding City Football Group Limited. A questa fanno ora capo il Manchester City Football Club, il Manchester City Ladies Football Club e la neocostituita New York City Football Club (la jv con i New York Yankees che controlla l’omonimo team della Major Soccer League Usa).

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