Il Real Madrid sta negoziando con Microsoft la vendita del nome dello stadio Bernabeu. Nessuna novità se tra i due non spuntasse il terzo “incomodo”. L’accordo è in ritardo, infatti, per l’interesse di Coca Cola, il grande marchio di bibite, che alla fine sembrerebbe ormai in pole position per mettere il suo sigillo allo stadio.
La caccia allo sponsor di Perez
Florentino Perez ha pianificato questa operazione dallo scorso maggio con diverse aziende che erano interessate all’acquisto con l’obiettivo di vendere il nome per generare il capitale necessario a pagare i 450.000.000 di euro necessari per i lavori di ristrutturazione dello stadio, per ora noto come Santiago Bernabeu. Microsoft avrebbe offerto una cifra intorno ai 50 milioni di euro, mentre l’offerta della multinazionale Coca Cola si avvicinerebbe agli 80 milioni, oltre ad un business plan che permetterebbe di generare una consistente emissione di obbligazioni su diversi fondi americani, secondo Euroamericas Sport Marketing.
L’esempio britannico
La sponsorizzazione dello stadio come modello di gestione si basa sull’esempio dell’Arsenal, che con 535.000.000 di euro si impegna a garantire che il nome del nuovo stadio sia “The Emirates” per quindici anni, mentre l’idea del Real sarebbe quella di chiudere un accordo quinquennale. Il Real Madrid ha tredici sponsor tra cui Bwin, Audi, Mahou, Movistar e Coca Cola, l’Adidas è la società con l’accordo che genera più soldi al club, 65 milioni di dollari, e il legame tra le due entità si concluderà nel 2019-2020. Coca Cola rimane un palcoscenico ambito con un business plan che vuole superare l’approvvigionamento del mercato tradizionale esistente seducendo il presidente del club con la sua entrata club nel circuito stock.
Una storia infinita
L’operazione di brandizzazione del Bernabeu sembra una soap opera delle meglio riuscite, iniziata nel 2012 con l’accordo di sponsorizzazione tra Florentino Perez e la Fly Emirates, che ora capeggia sul fronte della maglia delle merengues, con gli arabi che avevano pronti anche 54 milioni l’anno per “marchiare” il Bernabeu, ma l’operazione sfumò; nel 2013 anche l’Audi si interessò all’affare, ma fu la Microsoft la più concreta nel mettere sul tavolo una cifra che stuzzicaste il presidente del RealMadrid, ma che ora sembra ora preferire “il terzo incomodo” Coca Cola. Chi sedurrà Florentino Perez?