Qual’è la società di Serie A che alla fine del girone d’andata del Campionato 2013/2014 ha ottenuto il miglior risultato sportivo a fronte degli investimenti economici fin qui sostenuti? Calcioefinanza.it ha provato a dare una risposta a questa domanda mettendo a confronto le spese affrontate dai club per gli ingaggi dei calciatori (è stato preso il dato ufficioso pubblicato a inizio stagione da La Gazzetta dello Sport) e gli investimenti lordi nel calciomercato (dato Transfermarkt) con i punti realizzati nelle prime 19 partite della stagione e la posizione di classifica in Campionato. Ecco i risultati.
Secondo l’analisi di CF, è la Juventus di Andrea Agnelli il club che al termine del girone d’andata ha ottenuto il maggior ritorno sportivo sui propri investimenti. Il club bianconero, campione d’inverno con 52 punti in 19 partite, frutto di 17 vittorie, 1 pareggio (contro l’Inter a San Siro) e una sconfitta (contro la Fiorentina al Franchi), ha investito nella squadra guidata da Antonio Conte 146,7 milioni di euro (115 milioni di ingaggi e 31,7 milioni spesi nella sessione estiva del calciomercato). Il rapporto tra punti e investimenti è pertanto pari a 0,35. Un risultato che pone la Juve davanti alla Roma, che ha investito 161,8 milioni tra ingaggi e nuovi giocatori, realizzando però meno punti (44) dei bianconeri, e del Napoli di Aurelio de Laurentiis, che ha finora messo sul piatto 160,8 milioni realizzando 42 punti.
Limitandoci a questo indicatore, tuttavia, la Juve, al pari degli altri 5 club che hanno investito più di 100 milioni (Roma, Napoli, Lazio, Milan e Inter), figurerebbe nella parte bassa della classifica, mentre le posizioni di vertice sarebbero appannaggio di quei club che, avendo minori ricavi, hanno di conseguenza investito meno, e pur avendo ottenuto meno punti dei bianconeri, hanno dunque un rapporto punti/investimenti migliore. Di fatto, dunque, la classifica non sarebbe particolarmente significativa. Abbiamo pertanto calcolato un coefficiente di ponderazione che ci ha permesso di prendere in considerazione anche un altro indicatore della performance sportiva, ovvero la posizione del club nella classifica di Serie A. Per farlo abbiamo diviso la posizione in classifica con il numero delle squadre iscritte al torneo. Il risultato è riportato nella seguente tabella. Una nota, in tempi di Fair Play Finanziario, è doverosa: la classifica stilata ci dice solo quale club ha avuto il maggiore rendimento sportivo rispetto agli investimenti effettuati, ma non se tali investimenti sono finanziariamente sostenibili. Se i lettori di Calcioefinanza.it lo riterranno opportuno (nel caso segnalatecelo) sarà sempre possibile aggiungere in futuro anche questa terza dimensione di analisi.
Sulla base dell’elaborazione di CF, dunque, la Juve ha chiuso il giorno d’andata in testa non solo nel campionato giocato sul campo ma anche in quello relativo al ritorno sportivo dei propri investimenti. Al secondo posto figura, a sorpresa, la neopromossa Hellas Verona. Il club scaligero, che ha speso 1/5 rispetto al budget dei bianconeri, ha ottenuto 32 punti nelle prime 19 partite della stagione e il suo sesto posto in campionato si traduce pertanto nella seconda posizione nella speciale classifica di CF.
Al terzo posto della graduatoria figura la Roma di James Pallotta, seguita dalla Fiorentina di Diego e Andrea Della Valle, dal Parma di Tommaso Ghirardi e dal Torino di Urbano Cairo. Il Napoli, terzo nella classifica di Serie A al termine del girone d’andata, si piazza invece solo al settimo posto in termini di ritorno sportivo sui propri investimenti, davanti al Cagliari, che ha conquistato sul campo la metà dei punti dei partenopei (21 contro 42) ma con un budget inferiore di circa 10 volte (18,9 milione a fronte di 160,8 milioni).
L’Inter, che Massimo Moratti ha consegnato a Erick Thohir, si piazza invece a metà della classifica di C&F. All’inizio di questa stagione i nerazzurri hanno messo sul piatto 125,8 milioni a fronte dei quali la squadra allenata da Walter Mazzarri ha totalizzato 32 punti, che finora sono valsi il quinto posto nella classifica della Serie A. Un risultato non certo brillante, considerato che tra i 5 club che hanno maggiormente investito nella squadra, i nerazzurri figurano al penultimo posto, facendo meglio solo dei cugini del Milan.
Da questo punto di vista la società rossonera è quella che ha fatto peggio, non solo nel confronto con gli altri 5 club “big spender” della Serie A, ma anche con tutte le altre società. E il risultato non cambia nemmeno applicando il coefficiente di ponderazione per tenere conto della posizione in classifica. A fronte dei 132,2 milioni investiti, tra ingaggi e fondi impiegati nel calciomercato, il Milan ha raccolto solo 22 punti. Insomma, se l’avvicendamento sulla panchina rossonera tra Massimiliano Allegri e Clarence Seedorf non dovesse portare i risultati auspicati, il club controllato da Silvio Berlusconi potrebbe chiudere la stagione all’ultimo posto. Un po’ come accaduto all’Inter lo scorso anno.
Applicando infatti gli stessi parametri ai risultati economici e calcistici della passata stagione è proprio la società nerazzurra quella ad aver performato peggio in termini di ritorno sportivo sugli investimenti. A fronte dei 171,55 milioni usciti dalle casse del club nella stagione 2012/2013 l’Inter ha infatti realizzato solo 54 punti, chiudendo al nono posto in campionato. Per quanto riguarda le posizioni di vertice, invece, la Juve, Campione d’Italia sul campo, si è aggiudicata la prima posizione anche nella speciale classifica di CF, prevalendo però sul Napoli solo di un’incollatura. A fronte degli 87 punti realizzati dai ragazzi di Conte lo scorso anno la Juventus ha infatti speso 183,4 milioni, mentre il Napoli, allora guidato da Mazzarri, ha messo assieme 78 punti, ma sborsando circa 100 milioni in meno. Un risultato di cui sia l’attuale tecnico dell’Inter sia il presidente de Laurentiis possono andare fieri.