Che la cordata americana, capitanata da James Pallotta, e Unicredit fossero alla ricerca di un investitore per rimpiazzare l’istituto di Piazza Cordusio nel capitale di Neep Roma Holding, il veicolo cui fa capo il 78% dell’As Roma, era noto da tempo, visto che da almeno un anno la banca d’affari Morgan Stanley ha ricevuto un mandato per individuare un soggetto potenzialmente interessato.
Il rumor era tornato a circolare con forza nelle settimane scorse, quando il titolo della società giallorossa a Piazza Affari aveva messo a segno un rialzo del 150%, facendo balzare la capitalizzazione del club dai circa 50 milioni di inizio stagione agli attuali 180 milioni.
Ora, secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore, il nuovo socio non solo sarebbe stato individuato, ma avrebbe un identikit ben preciso. Secondo il quotidiano confindustriale si tratterebbe dell’uomo d’affari cinese Wang Jianlin, il presidente del gruppo immobiliare Dalia Wanda Group (la più grande impresa di real estate del Paese), che ha recentemente acquistato la Amc Entertainment Holdings (il più grande gestore di sale cinematografiche al mondo) per 2,6 miliardi di dollari.
Wang Jianlin, che secondo la rivista Forbes è l’uomo più ricco della Cina con un patrimonio stimato in 8,6 miliardi di dollari, viene descritto dal Sole come un grande appassionato di calcio, tanto da avere investito 77 milioni di dollari nella Chinese Football Association.
Sempre secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il nuovo socio dovrebbe entrare nel capitale della Roma sottoscrivendo un aumento di capitale riservato di Neep Roma Holding. Anche se è possibile che possa rilevare direttamente il 31% del veicolo in portafoglio a Unicredit, lasciando gli americani al 69%.
In una nota diffusa in mattinata Unicredit si è limitata ad affermare che “con riferimento alle indiscrezioni stampa sulla partecipazione indirettamente detenuta in As Roma, al momento non sono state prese decisioni”, confermando in ogni caso “la disponibilità a valutare eventuali opportunità di valorizzazione”, dal momento che “tale asset non e’ strategico”.