L’Old Trafford, la casa del Manchester United, si avvia a diventare un bene di interesse nazionale in Inghilterra. Con grande soddisfazione dei tifosi e con qualche irritazione dei Glazer, la famiglia statunitense che possiede il club.
La notizia, apparsa sulla stampa britannica e ripresa in Italia dal blog infoazionariatopopolarecalcio, è che nei giorni scorsi il cda del Manchester United ha ritirato il ricorso contro la registrazione dello stadio Old trafford come Assets of Community Value ( Acv, bene di rilevanza comunitaria). Registrazione che era stata presentata presso il consiglio di Trafford (il sobborgo di Manchester dove è situato l’impianto) dall’associazione di tifosi Manchester United Supporters Trust (MUST) e che era stata accettata in estate.
In base a questa decisione, l’Old Trafford assumerà in breve tempo il titolo di Assets of Community Value e la conseguenza sarà che il Manchester United Supporters Trust diventerà l’eventuale primo acquirente interpellato nel caso in cui i proprietari americani dello United decidessero di cedere lo stadio. La registrazione rientra, infatti, in una particolare regolamentazione inglese del Localism Act del 2011, e in particolare nella Community Right to Bid, e consente in caso di volontà di cessione dell’asset riconosciuto come Assets of Community Value, che questa sia immediatamente comunicata al consiglio della comunità locale e che sia la stessa comunità (attraverso in questo caso il Supporters Trust) ad essere il primo interlocutore per la vendita, con sei mesi di tempo per presentare un’offerta.
Nel commentare il successo dell’operazione Duncan Drasdo, presidente del Manchester United Supporters Trust, ha sottolineato l’importanza del lavoro collettivo che ha svolto il Supporters Trust attraverso l’informazione e l’organizzazione, evidenziando il positivo impatto che i tifosi in generale, consapevoli e organizzati, possono avere sui propri club.
Per la famiglia Glazer, che negli ultimi otto anni ha investito 90 milioni di sterline per riammodernare l’impianto, non è una bella notizia: con questo vincolo, il club, infatti, sarebbe meno attraente da un punto di vista economico se la famiglia statunitense dovesse decidere di cederlo a un nuovo acquirente.