Barca, il presidente Rosell rischia la mozione dei sfiiducia

Un gruppo di soci del Barcellona ha presentato lunedì 30 settembre presso la sede della…

Un gruppo di soci del Barcellona ha presentato lunedì 30 settembre presso la sede della società blaugrana una richiesta formale di mozione di sfiducia contro Sandro Rosell, presidente del club, per “menzogne e falsità'”. Questi soci si sono uniti sotto la piattaforma “Go Barca” e hanno avviato una procedura che porterebbe al referendum, ma il club deve prima approvare la richiesta di mozione, diretta non solo contro Rosell, ma anche contro tre dei quattro vicepresidenti del club: Josep Maria Bartomeu, Javier Faus e Jordi Cardoner.

I soci dissidenti, rappresentati da Joan Jordi e Cases Harness hanno spiegato che la mozione è un atto dovuto a causa delle “bugie e degli inganni” dei dirigenti blaugrana. I motivi esatti per la richiesta di referendum saranno precisati meglio in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 2 ottobre a Barcellona, il giorno dopo la sfida di Champions tra il Barca e il Celtic.

Con le regole attuali, qualsiasi socio che vuole richiedere una mozione di sfiducia necessita della firma di almeno il 5% (circa 6000) della totalità dei soci, per poter ottenere il referendum tramite il quale sfiduciare il presidente e i suoi tre vice. Sabato prossimo però, la percentuale del 5% potrebbe passare al 15%, visto che i soci sono chiamati a votare una modifica degli statuti. In ogni caso se dovesse passare la richiesta di mozione di sfiducia, Rosell diventerebbe il quarto presidente dell’epoca moderna del Barcellona, dopo Josep Lluis Nuñez, Joan Gaspart e Joan Laporta ad affrontare una mozione di sfiducia.