Saldo calciomercato Inter impatto su bilancio 2018 2019 – L’Inter ha chiuso la sessione estiva del calciomercato 2018-2019 , con l’acquisto, tra operazioni a titolo definitivo e prestiti di 7 giocatori (Nainggolan, Martinez, Vrsaljko, Politano, De Vrij, Asamoah e Keita), cui si aggiunge il rientro di Federico Dimarco, riscattato dal Sion.
Contestualmente la società nerazzurra ha messo a segno, tra cessioni e prestiti (con e senza obbligo di riscatto), l’uscita di 14 calciatori: Kondogbia, Santon, Valietti, Bettella, Eder, Carraro, Odgaard, Zaniolo, Nagatomo, Biabiany, Radu, Puscas, Bardi e Pinamonti. Affari che non tutti avranno impatto sul bilancio 2018/19, come vedremo.
Uscite che, almeno sulla carta, potrebbero aumentare considerato che alcuni mercati, come la Spagna e la Germania, sono aperti fino al 31 agosto: in uscita c’è, ad esempio, anche Joao Mario.
Ma quale sarà l’impatto delle operazioni di mercato sul bilancio 2018-2019 dell’Inter? Abbiamo provato a simulare l’impatto utilizzando i dati contenuti nei comunicati ufficiali dei club coinvolti nelle varie trattative e le indiscrezioni su valori e stipendi riportati dai principali organi di informazione.
Saldo calciomercato Inter impatto su bilancio 2018 2019 – Le operazioni in entrata
Degli otto nuovi acquisti, sono state tre le operazioni a titolo definitivo: Nainggolan, pagato 38 milioni alla Roma (nell’affare che ha portato Zaniolo e Santon in giallorosso), e Lautaro Martinez, pagato 16 milioni al Racing de Avellaneda, come reso noto dal vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti, oltre al riscatto di Dimarco dal Sion. “Per Martinez abbiamo dato al Racing 16 milioni di euro, più bonus”, ha dichiarato Zanetti nelle scorse settimane.
Delle altre operazioni in entrata, due sono acquisti a “parametro zero” (De Vrij e Asamoah), mentre 3 sono prestiti. Si tratta di tre prestiti onerosi, con un primo pagamento alto: per Vrsaljko 6,5 milioni (riscatto a 16,5 milioni), per Politano 7 milioni (riscatto a 20) e per Keita 5 milioni (riscatto a 34 milioni).
Ma vediamo ora gli effetti economici delle varie operazioni sul bilancio 2018-2019 dell’Inter.
Secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra costo dei prestiti, ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero tradursi in maggiori costi per poco più di 71 milioni di euro.
Vediamo ora come questi maggiori costi dovrebbero essere stati compensati dalle operazioni in uscita.
Saldo calciomercato Inter impatto su bilancio 2018 2019 – Le operazioni in uscita
Per quanto riguarda le uscite, dicevamo, va fatto un distinguo. La maggior parte delle cessioni più onerose è infatti avvenuta prima del 30 giugno 2018, in modo da poter inserire le plusvalenze nel bilancio 2018. Tuttavia, una parte degli effetti positivi a livello contabile si potrà verificare nel bilancio al 30 giugno 2019, come ad esempio il risparmio dell’ingaggio e della quota di ammortamento per l’anno.
Da un punto di vista contabile le operazioni in uscita (che va sottolineato potrebbero proseguire fino alla chiusura degli altri mercati) dovrebbe avere, secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 27,5 milioni di euro per il bilancio 2018/19.
A questa cifra ci si arriva sommando le plusv/minusvalenze realizzate, l’incasso dai prestiti, il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per tutti i giocatori usciti dalla rosa nerazzurra.
Per quanto riguarda invece le plusvalenze realizzate entro il 30 giugno 2018, la società nerazzurra ha potuto incassare un guadagno di circa 35,2 milioni di euro.
Saldo calciomercato Inter impatto su bilancio 2018 2019 – La review del mercato
Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2018-2019 del calciomercato dovrebbe tradursi in maggiori costi per circa 43,5 milioni di euro.
Maggiori costi da acquisti/prestiti | -€ 71.080.000 |
Minori costi da cessioni/prestiti | € 27.520.885 |
Saldo | -€ 43.559.115 |
Un deficit che potrà essere pareggiato, tuttavia, dall’aumento di ricavi previsto dalla partecipazione alla Champions League, oltre che dall’aumento previsto dei ricavi da diritti tv in Serie A.