“Penso che il calendario in Italia vada riformato, per il bene del calcio, perché per come è impostato non credo ci siano i presupposti per far rendere al meglio i giocatori”.
Maurizio Sarri così si è espresso a ‘Premium Champions’, con una divagazione polemica a margine della partita tra Napoli e Feyenoord.
Il riferimento all’Italia, naturalmente, è poco pertinente, visto che il calendario è così a livello internazionale. A nulla, quindi, servirebbero cambiamenti solo italiani. Ma il tecnico ha argomentato approfonditamente la sua posizione.
“Si parla di pausa per le Nazionali, ma non esiste una pausa se rientrano giocatori con 10mila chilometri di trasferte alle spalle”.
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“Poi non si può pretendere che facciano tre partite in sette giorni – ha proseguito il tecnico biancazzurro – Non è giusto nemmeno nei confronti di presidenti che piano stipendi da un milione di euro al mese”.
“Le nazionali vanno completamente riformate. Non è giusto che i giocatori vadano via 10 giorni per giocare contro Gibilterra o Malta. Va trovata una collocazione per le nazionali che non condizioni il calendario dei club”.
Il riferimento, chiaramente, è soprattutto alla pausa precedente, in seguito alla quale il Napoli perse la prima partita del girone di Champions League contro lo Shaktar Donetsk.
Un risultato, quello maturato in Ucraina, che ora a parità di punti costringe il Napoli a vincere con due gol di scarto nella gara di ritorno.
Nel frattempo il Napoli dovrà ora raccogliere più punti possibile contro il Manchester City: in calendario ci sono due sfide contro la squadra di Guardiola. Si comincia il 17 ottobre all’Etihad.
Anche in quell’occasione i giocatori rientreranno dalla pausa nazionali, giocheranno una partita di campionato e poi saranno impegnati nella trasferta.