Guai a dare per finita l’esperienza di Mediaset Premium nei diritti tv del calcio. Nuove prospettive sono tornate a fare capolino da ieri nelle strategie del biscione, pur incentrate sulla tv generalista, come ripreso oggi da un articolo di Claudio Plazzotta su ItaliaOggi.
«Si sta delineando uno scenario molto interessante con le prossime aste», le parole di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, «e con un trend in crescita dei costi dei diritti. Basta vedere quanto accaduto nel Regno Unito (dove British telecom si è appena riaggiudicata l’esclusiva sui diritti 2018-2021 della Champions e dell’Europa league di calcio, sborsando 394 milioni di sterline all’anno, +32% rispetto al triennio precedente, ndr), e anche per la Champions in Italia la gara sarà accesa, con la certezza di avere quattro squadre italiane iscritte di diritto ai gironi e nuovi competitor, dalle telefoniche ad Amazon».
Le aste, in sostanza, non saranno un monocolore Sky con la piattaforma satellitare a fare il prezzo.
«Premium rimane al centro di vari interessi, le compagnie telefoniche hanno sicuramente bisogno di contenuti, e sulle aste avremo un atteggiamento opportunistico: questo significa niente sfide molto spinte e difficili, come invece avvenuto in passato. Ma non significa», aggiunge l’a.d. di Mediaset, «che non parteciperemo. E forse lo faremo anche insieme a compagnie telefoniche, tutto è possibile, per il momento siamo in una fase molto fluida».
Pier Silvio Berlusconi è combattivo e rilancia: “l modello pay tv è in crisi in tutto il mondo, mentre gli analisti concordano sul fatto che il mezzo del futuro sia la tv generalista in chiaro. Abbiamo quindi deciso di avviare una ristrutturazione del nostro modello di business sulla pay tv (non è un caso che il prossimo big match di Champions, JuventusBarcellona, andrà in chiaro su Canale 5, ndr), e il precedente amministratore delegato, Franco Ricci, aveva voglia di fare altre cose. Era comunque giusto cambiare in Premium”.
Certo, la vicenda Vivendi ha avuto un impatto negativo «per circa 100 milioni di euro sul bilancio del gruppo Mediaset nel 2016, ma nel 2017 ci rifaremo», assicura Pier Silvio Berlusconi.