Diritti tv Champions League 2018-2021 – BT si è assicurata, in esclusiva per il Regno Unito, i diritti tv della Champions League e dell’Europa League per il triennio 2018-2021. L’operatore britannico ha messo sul piatto 1,18 miliardi di sterline (1,36 miliardi di euro al cambio odierno) pari a 394 milioni di sterline (455 milioni di euro) a stagione.
L’investimento da parte di BT è superiore di circa il 31% rispetto ai 299 milioni di sterline a stagione (897 milioni di sterline per il triennio) con cui l’operatore inglese aveva fatto il suo ingresso nel mondo dei grandi eventi calcistici in diretta acquisendo i diritti in esclusiva per la Champions League nel triennio 2015-2018. Anche in quell’occasione BT aveva avuto la meglio su Sky Uk che tuttora rappresenta il principale competitor nel mercato della televisione a pagamento nel Regno Unito.
A partire dal 2018 la Champions League avrà il nuovo format caratterizzato dalla presenza di quattro squadre provenienti dalle principali leghe europee (Inghilterra, Spagna, Italia e Germania) e un nuovo calendario con partite programmate sia alle 19 che alle 21. Questo nei piani della Uefa dovrebbe portare ad un aumento di circa il 28% dell’ammontare complessivo incassato con la cessione dei diritti tv. E l’accordo raggiunto con BT, che ha visto il proprio investimento aumentare di circa il 30%, sembra essere una conferma che le aspettative della Uefa erano fondate.
Per sapere se le aspettative della Uefa sono ben riposte bisognerà comunque capire che piega prenderà l’asta relativa al mercato italiano. L’ultima volta era stata Mediaset a fare saltare il banco mettendo sul piatto circa 699 milioni (233 milioni a stagione) per accaparrarsi la Champions League in esclusiva. Ma, anche alla luce del nuovo piano industriale presentato lo scorso gennaio, ora la pay-tv del biscione non sembra più orientata a fare follie per assicurarsi i diritti della Champions.