La Liga si adegua all’Asia: il Clasico del prossimo 3 dicembre andrò in scena al Camp Nou alle 16.15, orario perfetto anche per i mercati asiatici. Una semi-rivoluzione, anche se non una prima volta in assoluto.
Già nel 2012/13, infatti, la supersfida si era giocata alle 16: stavolta però la motivazione è chiaramente di marketing, come già successo in Inghilterra per il derby di Manchester tra City e United. “Stavamo considerando tre finestre orarie – ha spiegato Javier Tebas, presidente della federcalcio spagnola -: alle 13, alle 16.15 e alle 18.30. Abbiamo analizzato gli orari e abbiamo considerato che le 18.30 sono troppo tardi per il mercato asiatico, mentre le 13 erano troppo presto per quello americano”.
[cf-perform-video]85j6s9fl18ts1tkh22px45b0w[/cf-perform-video]
La scelta è così ricaduta sulle 16.15, che saranno le 20.15 in Kazakistan e India, le 21.15 in Vietnam e Thailandia e le 22.15 in Cina, mentre negli Usa si andrà dalle 7.15 di Los Angeles alle 10.15 di New York: in sostanza, tutti potranno vedere la sfida senza eccessivi sforzi. “Abbiamo lavorato sugli orari delle partite con una strategia negli ultimi anni, e i risultati si possono vedere – ha proseguito Tebas -. Le nostre vendite internazionali sono triplicati grazie a questo e alla qualità dei nostri giocatori. Continuamo a cercare nuovi modi per migliorare il nostro prodotto. Ad esempio, abbiamo installato telecamere aeree in sette stadi e entro la fine della stagione le installeremo in altri tre impianti”.
Orario perfetto per tutti, dicevamo, tranne per una nazione: l’Inghilterra. Oltremanica infatti esiste una regola della FA che proibisce la trasmissione di qualsiasi partita di calcio tra le 14.45 e le 17.15 (un modo per spingere i tifosi ad andare allo stadio): così, i tifosi inglesi si dovranno accontentare di vedere la gara in differita di circa un’ora, dalle 17.15 in poi. Poco male per la Liga, che “sacrifica” l’Inghilterra per aumentare la visibilità della sfida a tutto il mondo.