I piccoli azionisti Milan all'attacco: "Gestione fallimentare, Berlusconi deve vendere"

Piccoli azionisti Milan Berlusconi, l’associazione dei soci di minoranza rossonera passa all’attacco. E chiederà risposte nell’assemblea dei soci di giovedì 28 aprile.

«Non so se sarà una battaglia, ma i piccoli…

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Piccoli azionisti Milan Berlusconi, l’associazione dei soci di minoranza rossonera passa all’attacco. E chiederà risposte nell’assemblea dei soci di giovedì 28 aprile.

«Non so se sarà una battaglia, ma i piccoli azionisti chiederanno un bel po’ di cose», ammette l’avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione Piccoli Azionisti del Milan (APAMilanAC, il presidente è l’avvocato Edoardo Barone), intervenuto a TMW Radio per parlare della situazione rossonera in vista dell’assemblea.

Piccoli azionisti Milan Berlusconi, l'avvocato La Scala
Piccoli azionisti Milan Berlusconi, l’avvocato La Scala

«Le quote dei piccoli azionisti sono risibili, il 99.97% del Milan è di Fininvest, il senso della nostra presenza è molto semplice – ha proseguito La Scala, senior partner di La Scala Studio Legale -. Lo stesso Berlusconi ha detto che il Milan è dei suoi tifosi. I piccoli azionisti devono confrontarsi con l’attuale dirigenza e proprietà, che non è quella assoluta, ma custode protempore. Il loro compito è di consegnare il Milan a fine mandato in condizioni migliori di come lo hanno ricevuto e questo non sta accadendo alla gestione Berlusconi».

La Scala ha poi continuato: «Dopo venti anni a grandissimi livelli, la proprietà non si è accorta che il tempo è cambiato, indipendentemente dalle risorse economiche che non sono poche, quest’anno staccheranno 90 milioni di euro dopo una campagna acquisti rovinosa. Il Milan è una società che perde ricavi da ormai tre anni registrando un passivo pari alla metà del fatturato, ma non si parla di cambio di progetto».

Piccoli azionisti Milan Berlusconi, Mr.Bee e la cessione

Argomento d’attualità è anche il possibile passaggio di quote, anche se dopo la trattativa con mr.Bee i piccoli azionisti chiedono maggiore attenzione: «Noi piccoli azionisti seguiamo con interesse alla circostanza di una trattativa di vendita serie, quella di Mr. Bee non l’abbiamo mai considerata seria, sia per i valori, sia per la formula di governance. Adesso ci auguriamo che la prospettiva sia più seria e a valori più ragionevoli. Ci auguriamo che Berlusconi e il gruppo Fininvest verifichino la serietà dei compratori e passino la mano, perché hanno fatto il loro tempo e stanno collezionando un fallimento sportivo dietro l’altro».

Questione centrale nell’assemblea di giovedì sarà, ovviamente, il bilancio. I piccoli azionisti del club rossonero hanno fatto analizzare i dati a un gruppo della Bocconi, e chiederanno «spiegazioni sulle singole operazioni di bilancio poco chiare, il defict oltre ad essere economico è di programma, di proposte – le parole del vicepresidente dell’associazione -. Ci sono delle questioni di bilancio che saltano all’occhio di tutti, non si capisce con che giustificazioni sono state pagate certe commissioni ai procuratori. Il passivo è arrivato a cifre inconcepibili, tecnicamente il Milan è una società fallita che tiene botta grazie all’azionista di maggioranza. Bisogna invertire la tendenza, serve una revisione totale della gestione manageriale e sportiva. Se la prima iniziativa della dirigenza attuale fosse il rinnovo di Montolivo a cifre da campione noi restiamo sbigottiti», ha concluso La Scala.