Le mancate cessioni di Soriano e Eder, che avrebbero potuto realizzarsi al fotofinish nell’ultima sessione del calciomercato estivo, potrebbero costare caro alla Sampdoria del presidente Massimo Ferrero. Secondo le previsioni di Calcio&Finanza, il bilancio Sampdoria 2015 potrebbe chiudere con un risultato operativo (ebit) negativo per circa 25 milioni, in peggioramento dunque rispetto ai -22 milioni dell’esercizio 2014 (chiuso con un risultato netto negativo per 24 milioni). Se invece ad agosto Ferrero avesse deciso di privarsi dei due gioielli (su Soriano è stato forte il pressing del Napoli, mentre Eder, a lungo corteggiato dal Milan, rischiava di finire all’Inter) avrebbe potuto compensare lo sbilancio tra costi e ricavi facendo fronte alle plusvalenze generate dalle cessioni dei due giocatori. Vediamo nel dettaglio il perché.
Bilancio Sampdoria 2015 – Le stime sui ricavi
Per il primo esercizio interamente guidato dal vulcanico presidente Massimo Ferrero, i ricavi della Sampdoria dovrebbero ammontare ad una cifra compresa tra i 45-50 milioni di euro. La stima, della Gazzetta dello Sport, è supportata da alcuni fatti che hanno impattato positivamente sulla gestione: l’incremento dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi, dovuto in parte ai risultati della squadra nella stagione precedente, ma soprattutto dalla partecipazione ai play-off di Europa League, deludente dal punto di vista sportivo (vista l’eliminazione) ma premiata comunque con un bonus di 2,5 milioni di euro.
A questo, si affianca sicuramente una partecipazione più attiva allo stadio dei tifosi doriani, grazie allo spettacolo e ai risultati raggiunti la scorsa stagione dalla squadra allora guidata da Sinisa Mihajlovic e al buon avvio di campionato sotto la guida del nuovo tecnico Walter Zenga. Da non sottovalutare la figura dello stesso Ferrero. Il Viperetta, con il suo entusiasmo e con colpi ad effetto, come nel caso dell’ingaggio di Samuel Eto’o, ha saputo solleticare la passione (e le tasche) della tifoseria.
Bilancio Sampdoria 2015 – Le stime sui costi
Sul fronte dei costi operativi, si stima che la dirigenza blucerchiata abbia lavorato coerentemente col clima di spending review che condiziona tutte le squadre italiane, vista la mancanza di asset fondamentali, come ad esempio lo stadio di proprietà.
Tuttavia, un significativo impatto negativo sui conti si avrà per gli investimenti mirati a rafforzare l’ambito sportivo: dal lato allenatori, oltre a Mihajlovic (stipendiato fino al 30 giugno scorso) e Zenga (sotto contratto dal 1° luglio 2015), la società ha dovuto far fronte per alcuni mesi del 2015 anche allo stipendio di Delio Rossi.
Non solo, nell’esercizio 2015, la Sampdoria dovrebbe registrare maggiori costi in virtù dei rinnovi di Soriano ed Eder e degli innesti di Correa, Muriel, Fernando e soprattutto di Eto’o (che ha disputato il girone di ritorno della stagione 2014/15). Tali investimenti hanno sicuramente spinto i tifosi doriani a riempire le tribune dello stadio “Luigi Ferraris”, ma hanno gravato sulle casse blucerchiate, sia per l’esborsi legati ai cartellini o ai prestiti, sia per i relativi ingaggi.
Bilancio Sampdoria 2015, l’ingaggio di Samuel Eto’o ha pesato sui conti
La nostra stima vede un costo del personale pari a 47,7 milioni di euro (somma degli stipendi della rosa prima squadra, delle giovanili, dei tecnici e di altri dipendenti), in crescita rispetto ai 43,8 milioni del 2014. Nonostante il monte ingaggi della stagione 2015/16 sia più basso rispetto a quello della stagione 2014/15, il fatto che il bilancio Sampdoria 2015 chiuda al 31 dicembre ha portato a sommare gli importanti costi sostenuti nella seconda parte della scorsa stagione con i recenti rinnovi.
Bilancio Sampdoria 2015 – Il player trading
Se presumibilmente i costi operativi supereranno ancora i ricavi della gestione dell’esercizio appena concluso, il possibile pareggio di bilancio potrebbe essere raggiunto grazie al risultato derivante dal player trading.
Le cessioni definitive, realizzate nel corso del 2015, di Gastaldello, Okaka e soprattutto Obiang e Gabbiadini hanno generato una corposa plusvalenza, ma non sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo. Il problema principale che la dirigenza doriana ha dovuto affrontare riguarda la mancata vendita di Eder e Soriano.
Stando alle cifre circolate dalle più importanti fonti di calciomercato, le cessioni dei due giocatori avrebbero dovuto portare nelle casse circa 11 milioni di euro per il primo, mentre addirittura 15 (13 + Zuniga) per il secondo.
Considerando che il valore contabile di Eder è relativamente basso (€ 491.059), mentre quello di Soriano è praticamente zero (€ 19.918), è facile comprendere quanto sarebbero stati fondamentali per la società cedere i suoi due pezzi pregiati. Questo mancato evento lascia il risultato del player trading a poco più di 12,6 milioni di euro, contro i possibili 39 derivanti dalle operazioni di mercato appena analizzate.
Bilancio Sampdoria 2015 – Il risultato della gestione operativa
Sulla base delle nostre stime, la gestione Ferrero non dovrebbe essere stata in grado di contenere la perdita operativa rispetto all’esercizio precedente (-22 milioni di euro), ch potrebbe pertanto essere più ampia (-25,1 milioni di euro).
Insomma, il fatto di non aver ceduto alle sirene del calciomercato e aver deciso di tenere (almeno per ora) Eder e Soriano in maglia blucerchiata, se da un lato ha contribuito a mantenere competitiva la squadra anche in questa stagione, dall’altro ha avuto un impatto economico negativo sui conti. Se alle plusvalenze si sommasse anche il risparmio dell’ingaggio, il risultato operativo avrebbe potuto essere addirittura ancora superiore agli 1,1 milioni di euro derivanti dalla nostra stima.