Ora gli occhi sono tutti puntati sulla sua società. Infront ha attirato l’attenzione anche di chi forse avrebbe evitato volentieri: la Guardia di Finanza e l’Antitrust. Perché la società che gestisce i diritti tv del calcio italiano avrebbe svolto un ruolo decisivo nell’accordo tra Mediaset e Sky su cui è aperta un’indagine dei finanzieri e un’istruttoria dell’authority. Il presidente di Infront, Marco Bogarelli, dà la sua versione al Fatto Quotidiano: “Io non sono il padrone del pallone italiano. Il contrario: ho tanti padroni. Io faccio gli interessi dei miei clienti, la Lega di Serie A. Non pratico la lobby politica, la lascio a Sky che, l’anno scorso durante le trattative, fu ricevuta a Palazzo Chigi da Matteo Renzi. Ascolti: Bogarelli sta sui coglioni a Sky”.
“Oggi la Lega ha introiti per un miliardo e duecento milioni di euro”, dice Bogarelli, anche se in realtà l’accordo per i diritti tv del triennio 2015-2018 ha fruttato 945 milioni, quasi 160 in meno della somma delle offerte uscite dalle buste. “Noi l’abbiamo presa che ne ricavava soltanto 720 milioni con le televisioni. I signori di Sky – racconta il presidente di Infront, acquistata da Wanda Group (colosso cinese di Wang Jianlin) nello scorso febbraio – dicevano che volevano pagare il 20 per cento in meno, perché sapevano e pensavano di stare soli. È chiaro che stiamo sui coglioni a Sky. Senza di noi, Murdoch avrebbe fatto carne di porco. E non stiamo parlando di un’ azienda italiana, ma di un imprenditore australiano che qui fattura 3 miliardi di euro e poi li porta a casa”.
Parole che confermerebbero quanto si dice da tempo: Bogarelli sarebbe vicino a Mediaset e a Galliani (è advisor per gli sponsor rossoneri) grazie ad un passato a Milan Channel e in Publitalia: “Sky ha cercato e sta cercando di annettere Mediaset Premium per diventare monopolista. Il nostro mestiere è impedire che questo accada. E non lo facciamo per aiutare Berlusconi – spiega il presidente Infront – ma per migliorare la vendita del campionato. Questo dovrebbe salvaguardare l ‘Antitrust. Di Mediaset non me ne può fregare di meno: è uno dei concorrenti. E spero che la prossima volta i partecipanti siano tre, quattro o cinque”.
Bogarelli definisce “balle” il quadro (ipotetico) in cui sarebbe stata Infront a costringere Sky a cedere il pacchetto B (quello del digitale) a Mediaset, dopo esserseli aggiudicati entrambi. Il che avrebbe di fatto tolto le migliori 8 squadre dai canali Mediaset: “Sky rischiava di trasformarsi nell’acquirente unico, e non poteva. È una lettura che ha accettato l’Autorità per le Comunicazioni e pure l’Antitrust, che conosceva i dettagli, perché si sveglia un anno dopo? Abbiamo chiesto un parere pro veritate, esibito e accolto dall’Antitrust”. Ma il Garante dà una versione diversa.
Bogarelli sostiene di non essersi affidato a Lotito per far incontrare Murdoch e Berlusconi e mettersi d’accordo sui pacchetti da spartirsi: “Che c’entra Lotito? È un presidente, nient’altro. Lotito ha spinto per la nostra proposta perché era conveniente per la Lega. Insieme, Sky e Mediaset garantivano più denaro: 945 milioni a stagione contro i 779 di Murdoch. Se deve vendere casa sua, non utilizza questa logica?”.
Il presidente di Infront nega anche di essere, insieme a Lotito, il vero proprietario di altre squadre, come Bari e Brescia, salvate dal fallimento grazie ai soldi dell’azienda di marketing sportivo: “No, guardi, stia sereno. Con una rimonta eccezionale il Bari stava per venire in Serie A. Le regalo una notizia: è la settima o ottava piazza italiana per utenza. E così abbiamo comprato i diritti: fine del nostro rapporto con Gianluca Paparesta”.
“Non faccio politica, lavoro”, attacca Bogarelli. “Non vivo di rendita. Veda il caso di Sky: lavorassero di più anziché fare lobby politica. Se Murdoch e Zappia incontrano i massimi vertici della politica italiana, io me ne frego. In Inghilterra hanno fatto la stessa cosa e hanno rischiato di andare in galera. Le furbate di Murdoch lì non funzionano, l’hanno cacciato a pedate. L’indagine Antitrust cita il testo di un avvocato di Sky. Cosa vogliono dimostrare: che io sono il mostro?”.
Forse no, ma Bogarelli sembra dipingere un Murdoch predatore, con Berlusconi vittima: “No, è l’oggetto dei desideri di Sky per assumere il monopolio. E glielo dicono in faccia: o ti compriamo o ti cancelliamo. Non mi occupo né di Murdoch né di Berlusconi, io perseguo il profitto per Infront e la Lega”.