Area Expo, area ex Falck a Sesto San Giovanni, Scalo Farini, Portello e ora anche City Life, il nuovo quartiere in costruzione sui terreni dove una volta sorgeva la vecchia Fiera di proprietà di due colossi delle assicurazioni Generali e Allianz. Sono queste secondo il settimanale Milano Finanza le aree sulle quali potrebbe sorgere il nuovo stadio del Milan. Un progetto di cui fin qui si è molto parlato ma che finora non è ancora decollato ufficialmente.
Le idee non mancano, a partire dalla volontà di Barbara Berlusconi, vicepresidente e ad del Milan di dare al diavolo una nuova casa moderna e capace di generare ricavi, peccato, scrive il settimanale finanziario, che invece manchino i soldi; e questo è, manco a dirlo, l’ostacolo principale alla costruzione del nuovo impianto. Resta il fatto che sul tavolo ci sono più ipotesi di lavoro, molte delle quali appaiono valide e potrebbero fare passi avanti nei prossimi mesi.
Per il momento l’ipotesi di lavoro più concreta rimane quella di realizzare il nuovo impianto al Portello, nella zona ovest della città, vicino a Casa Milan, la nuova sede del club. È stato anche presentato un progetto con tanto di rendering. C’è chi sostiene che il Milan abbia già trovato un accordo con la Fondazione Fiera Milano (proprietaria delle aree del Portello) per la cessione dei terreni, ma i dettagli dell’eventuale intesa non sono chiari.
L’accordo con l’ente azionista di Fiera Milano sarebbe un bel viatico; ma non basta e molti degli esperti coinvolti sostengono che dal punto di vista logistico la costruzione in quell’area presenta molte controindicazioni, tanto che si sarebbero già messi in moto alcuni comitati di quartiere con l’obiettivo di bloccare un eventuale, futuro cantiere.
E’ in questo contesto che sarebbe emersa la possibilità di trovare un accordo con le Generali, proprietarie dell’area di City Life dove sarebbe dovuto sorgere la terza torre, per realizzare il futuro stadio del Milan al posto della Torre Libeskind, il grattacielo curvo, la cui costruzione potrebbe non essere economicamente sostenibile, considerato che per non far naufragare l’operazione immobiliare sia Generali sia Allianz trasferiranno gran parte dei propri uffici nelle altre due torri.
Se ma i l’operazione dovesse concretizzarsi non sarebbe la prima volta per le Generali. Il colosso assicurativo con sede a Trieste, oltre ad essere uno dei principali sponsor della Figc e della Nazionale italiana, è da tempo partner dello Sparta Praga e dell’Austria Vienna, cui ha dato il nome ai rispettivi stadi, entrambi ribattezzati Generali Arena.